"Pax" domestica



La vita coniugale di Richard Strauss non fu certo tra le più serene. La moglie Paulina, sposata quando il compositore aveva 30 anni, ha avuto un'influenza notevole sulla sua carriera ma è ricordata come una donna bizzosa, incostante e a tratti isterica. Insomma contribuì non poco a creare in casa quel clima "frizzante", se non altro mai noioso, che si coglie perfettamente nella Sinfonia Domestica, composta tra il 1902 e il 1903 ed eseguita per la prima volta l'anno successivo a New York (le date corrispondono alla perfezione con quelle del pirandelliano Mattia Pascal, romanzo nato, guarda un po', proprio in un'atmosfera di domestici turbamenti). Il poema sinfonico -genere in cui Strauss fu maestro insuperato- vuole rappresentare in musica uno spaccato di vita domestica. E anche se, nelle intenzioni, si propone come una riflessione sulla "sicurezza", in realtà tradisce ben altro. Non a caso si conclude con un... risveglio e bisticcio. Consigliamo le interpretazioni di Lorin Maazel, capace come pochi di cogliere i chiaroscuri della complessa trama testuale. 





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