Meglio morire e risorgere o non perire mai?


La recente uscita di una nuova registrazione della "Resurrection" di Gustav Mahler, ad opera di Daniele Gatti con la gloriosa Royal Concertgebouw di Amsterdam, è un invito a tornare sulla grande riflessione in cinque tempi e con voci umane che, sullo scorcio del XIX secolo, il compositore-cantore di tutta un'umanità svolgeva sul tema dell'oltremorte. Sono gli anni di Nietzsche e dell'Oltreuomo, e la domanda che echeggia tra le montagne e le valli fra il Tirolo e l'Engadina è: "Meglio morire e poi risorgere o non perire mai?". E, continuiamo noi del secolo XXI, se non si desse nessuna di queste due possibilità?







Commenti

Post più popolari