La scelta light di Ivor Bolton



Dopo il Bruckner "in rosa" di Simone Young, la Oehms Classics (già segnalatasi per aver pubblicato il magnifico Gennadi Rozhdestvenski) sembra volersi specializzare in cicli "alternativi" del grande sinfonista austriaco. La scommessa del simpatico Ivor Bolton, alla guida della Mozarteumorchester di Salisburgo, sembra essere quella di sposare, quasi contra naturam, l'elegante leggerezza neoclassica con il tormentato turgore tardoromantico. Ne sono usciti nove live "light", registrati dal 2004 al 2015, che seppur non annoverabili tra le edizioni "desert island" di Bruckner, finiscono per convincere molto più di altri cicli ben più pretenziosi. Valga a titolo di esempio l'attacco della Romantica, delicato ma preciso e, quando serve, potente ma senza scomporsi.    



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