Quel Titano di Rafael


Forse su Gustav Mahler non è stata ancora detta l'ultima parola, ma ciò non significa che nel vastissimo panorama esecutivo non siano state pronunciate parole autorevoli. La voce del direttore ceco Rafael Kubelik, ad esempio, si staglia su tutte le altre per originalità e freschezza esecutiva. Figlio d'arte nato un mese prima dello scoppio del primo conflitto mondiale, scomparve nel 1996 in un'Europa che si stava lentamente riassestando dopo la fine della Guerra fredda. Oltre a innumerevoli esecuzioni sparse, ci lasciò due cicli "paralleli" completi, entrambi con l'orchestra sinfonica della Radio bavarese: il primo e più "ufficiale" con la DG, registrato fra la fine dei '60 e l'inizio dei '70 e poi  raccolto in un elegante cofanetto che è un must per tutti gli appassionati mahleriani (fu uno dei primissimi completi in circolazione, insieme al ciclo americano di Bernstein e a quello olandese di un altro grandissimo, Bernard Haitink, che allora registrava per la Philips). Altrettanto immancabile in ogni discoteca mahleriana che si rispetti è però il corpus pubblicato da Audite in leggendari cd bianchi diventati poi anche vinili. Molte delle esecuzioni qui raccolte sono contemporanee alle registrazioni per DG, con la differenza che, in questo caso, si tratta di "live" reali, senza troppi ritocchi o adattamenti, spesso realizzati proprio nei giorni delle releases più patinate, come si trattasse  di prove generali. Qui la spontaneità senza fronzoli del Mahler di Kubelik raggiunge la sua massima espressione, e dà vita a un ciclo che non ha rivali quanto a naturalezza esecutiva. Valga come esempio la spettacolare Terza, che risale al 20 aprile 1967. Mentre da Youtube preferiamo allegare il Titano, sinfonia d'esordio del Nostro, che ci riporta in clima tardo-ottocentesco. 






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