L'imperatore Arturo

Da bambino, ascoltando distrattamente un vecchio disco di Franco Battiato, ho imparato ad associare in automatico lo strano nome di Benedetti Michelangeli all'ancor più strano sintagma "misantropia celeste". Da adolescente amai moltissimo questa definizione, che conteneva un eccesso intellettualistico caro ai quindicenni un po' cultural-snob. Più tardi mi sono imbattuto in un paradisiaco concerto di Grieg registrato a inizio anni '40 con Alceo Galliera sul podio, che ho ritrovato su Youtube. Poi il ciclo di Beethoven con Giulini e i Wiener Symphoniker, insuperato. E finalmente ho dato un volto alla misantropia, che è quella che direttamente discende dall'impeccabilità. Se errare è umano, la perfezione è necessariamente misantropica. Qui l'Imperatore, vertice del ciclo, registrato a Vienna il 1° febbraio 1979. Quel giorno compivo due anni!


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