Attenti al Lupu

Fra i dischi "must have" di tutti gli appassionati di musica romantica figura a pieno titolo un'accoppiata di concerti per piano Grieg/Schumann (sai che originalità) uscita per Decca nel 1973, mentre infuriava la crisi petrolifera dopo la quale il nostro mondo non sarebbe stato più lo stesso. Molti possiedono la ristampa in cd del '99, che in copertina ospita l'immagine di un pianista scapigliato e barbuto, in atteggiamento severo, ispirato e demoniaco, che all'epoca delle registrazioni non aveva nemmeno 30 anni. Lui era Radu Lupu, il direttore André Previn, l'orchestra la London Symphony. Dico "era" perché chiunque abbia avuto modo di ascoltare recentemente il solista rumeno difficilmente avrà potuto riconoscervi l'energia e la tensione quasi sovrumana che innervano quelle lontane, felici esecuzioni. La stessa cosa vale per Previn, peraltro oggi quasi noventenne. Allora, però, era tutt'altra cosa, e quelle performance restano nella leggenda. Come la stessa Decca avverte nel bollino rosso in alto a sinistra.







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